Descrizione
La grande tela martoriata raffigurante Otto santi genuflessi doveva aprirsi al centro verso una immagine particolarmente venerata. Le otto figure e gli angeli che ravvivano la volta celeste si collegano all’arte di Giovan Francesco Guerrieri da Fossombrone (1589 – 1659), il massimo esponente della pittura seicentesca delle Marche.
Il pittore veneto Claudio Ridolfi (1570 – 1644), trasferitosi da giovane nelle Marche, prese stabile dimora a Corinaldo trascorrendovi gran parte della sua esistenza. Alla sua mano spetta il S. Emidio entro elegante cornice ovale, appartenuto al marchese Onofrio del Grillo, pittoresco personaggio del patriziato romano.
Nel dipinto sono espressi i caratteri del tempo maturo e finale dell’ artista veronese, vibranti di forti tensioni cromatiche.
La grande tela col Battesimo di S. Agostino è una delle numerose prove che il pittore vicentino Pasqualino Rossi (1641 – 1720) portò a termine per le chiese di Fabriano, dove egli fu attivo negli anni ’70 del Seicento.
A Giovanni Loreti (1686 – 1760), pittore nativo di Fano ma naturalizzato fabrianese, è stato riferito il dipinto con la figura a mezzo busto di S. Vincenzo Ferreri, eseguito con fare fresco e spigliato.
Al centro della sala si erge la Vergine Immacolata, statua lignea policroma di un artefice seicentesco che ha lasciato numerose prove della sua attività nelle chiese e nei monasteri della città